sabato 7 novembre 2020

STEP #07 - Il mito

La scherma olimpica è uno sport individuale nel quale l’obbiettivo è colpire l’avversario prima che lui ti colpisca; ogni volta che un concorrente colpisce il proprio avversario, esso guadagna un punto, un match si vince a 15 punti. 
Gli strumenti con cui si pratica la scherma sono la spada, la sciabola e il fioretto. In particolare per la spada esso viene attaccato ad un apparecchio elettronico il quale si accende quando la punta, che sta all’estremità della lama, vince una certa sensibilità che fa contrarre lo spazio(indicato nella figura sottostante) di meno di 0,5 millimetri. La sensibilità della punta per essere in regola doveva passare il controllo all’inizio di ogni match effettuato con uno spessimetro; l'apparecchio elettronico chiaramente non deve accendersi quando la punta viene pressata con lo spessimetro da 0,5 inserito nello spazio indicato in figura, in caso contrario c’è penalità per l’atleta che non passa il controllo (1 punto a favore dell’avversario).



È il primo agosto 1992, Barcellona, XXV edizione dei giochi olimpici estivi. In particolare in questa giornata si svolge la gara individuale di spada maschile e sulle pedane del palazzetto si stanno svolgendo i match conclusivi dei quarti di finale, i cui 4 vincitori andranno a giocarsi una delle 3 tanto amate medaglie olimpiche. Uno dei quattro match vede opporsi l'ungherese Ivan Kovacs e il francese Eric Srecki. I due salgono in pedana e nel mentre impugnando ciascuno la propria arma, l'arbitro esegue il controllo con lo spessimetro per verificare il giusto funzionamento delle punte. Il francese passa il controllo, ma quando arriva il turno dell'ungherese l'apparecchio si accende nonostante nello spazio fosse inserito lo spessimetro; perciò viene attribuito un punto al francese come penalità e l'ungherese viene invitato di cambiare spada. Subito dopo succede una cosa ancora più sorprendente, anche la seconda spada dell'ungherese risultava non regolamentare facendo il test con lo spessimetro. In breve si parte con due punti di vantaggio per il francese che alla fine vince il match per un punto soltanto e che quindi estromette l'ungherese dalla lotta per la medaglia. Ancora oggi non si sa se le spade di Kovacs siano state manomesse in precedenza o lo spessimetro usato dall'arbitro avesse qualche difetto. Ma tutto ciò creò scalpore perché a causa di uno spessimetro un atleta ha perso una possibilità che ricapita ogni 4 anni(i giochi olimpici hanno cadenza quadriennale). Da quel momento in poi molti schermitori di tutto il mondo hanno iniziato a portarsi in gara i test per il controllo dell'arma ed effettuarlo prima che l'arbitro lo effettui per i conti propri così da evitare sanzioni inutili che come nel caso di Kovacs gli costarono un sogno di una carriera. 
Ed ecco come lo spessimetro, uno strumento che apparentemente non centra niente con uno sport come la scherma ha avuto un influenza altissima tanto da essere quasi temuto dagli sportivi praticanti.

                            (foto di una punta della spada e indicazione dello spazio in cui viene inserito lo spessimetro per il controllo)

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